sabato 5 aprile 2008

Il ferro caldo del momento

Quando la Bobbit evirò il proprio uomo, sembrò aver indicato la strada a tutte le maltrattate del mondo. I giornali raccontavano di indiane dell'India con pentole di acqua bollente, indiane delle riserve con l'acido, americane wasp con trinciapolli e coltelli elettrici, siciliane con i famosi due mattoni. Tutte le donne, sembrava, avevano deciso di dar sfogo alla piccola ricercatrice di voci bianche tenuta dentro di sè. Ovunque volavano peni morsicati e testicoli recisi. La lettura del quotidiano era un momentaccio in quei mesi anche per il maschietto più costumato.
Poi cresco e scopro qualcosa in più sul giornalismo, tipo l'onda da cavalcare, il ferro da battere ancora caldo ecc. In realtà incidenti del genere (incidenti... vabbè) capitavano sempre, prima e dopo, ovunque. Chissà perchè solo dopo il caso Bobbit però se in un Pronto Soccorso di Buenos Aires o Adelaide entrava un barella con trasportato maschio e lenzuolo macchiato rosso zona perlvica, i cronisti si lanciavano per avere l'anteprima. Esagerarono tanto da provocare il rigetto alle stesse agenzie stampa.
Ora si parla solo di morti bianche. Argomento sacro, nulla da dire. Era nel mio isolato uno degli ultimi caduti dall'impalcatura. Ricordo il padre di alcune mie coetanee schiacciato da un masso. E a casa mi raccontavano di altri trascinati dalle cave nei propri letti per non inguaiare il padrone. Me lo raccontavano quando ero bambino. Molti anni fa.
Eppure solo da qualche mese cronisti e politici si agitano e tirano fuori le statistiche. Cosa ha scatenato una tale e improvvisa presa d'atto? Non certo la strage degli arsi vivi delle Tyssen. Quella sembra caduta a pennello. Incidenti del genere (incidenti... vabbè) ci son sempre stati. Eppure anche gli artisti si mobilitano ora contro il fenomeno. Torno da uno spettacolo di Andrea Rivera, il solito teatrante di denuncia come piacciono a me: anche lì rimproveri sulle morti sul lavoro.
Quel che vorrei sapere è perchè questo polverone ora.
Anzi, perchè questo polverone solo ora.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei saperlo anche io... anche perche' ultimamente mi attanaglia l'ansia che dietro alle notizie si nasconda sempre qualcosa per manipolare l'uomo della strada.
sto diventando una paranoica delle teorie del complotto, porca paletta!

Jollidicuori ha detto...

Vogliamo cominciare a parlare di complotti e instradamento dell'informazione?
Si dai dai dai!

Anonimo ha detto...

ma lo sai che questo argomento mi spaventa veramente tanto? certe cose sono cosi' orrende a mio avviso che quasi preferirei non pensarle!