martedì 14 agosto 2007

Vicinato

In un anno che son qui...

Mai incrociata, fino alla prima volta, una sera all'ingresso della scala, per un attimo. E quindi alle tre di notte Lei bussa alla mia porta per una sigaretta. No, non ne ho, mi dispiace buonanotte.
Ho deciso che manterrò buoni i rapporti con il vicinato tutto. Cortese sempre con tutti, metto a cuccia Chupa, Mino e anche l'orso che brontola in me e faccio parlare di me come di un bravo ragazzo.

E' sera tardi quando torno da lezione e trovo il biglietto sotto la porta: "A qualsiasi ora bussi dobbiamo parlarle è importante..." Busso. Ci si presenta finalmente. Mi viene prospettata la possibilità di ospitare l'amica connazionale, pagherebbe metà affitto, farebbe i lavori di casa.... Veramente.... faccio orari assurdi... non so mai quando torno, se torno... non potrei mai condividere... ci tengo all'autonomia... no!
Sempre molto molto cortesemente.

Stasera non si dorme, urlano come dannate. Pare, è certo, che una donna stia scannando l'altra. Non si può far finta di nulla. Andrò sui giornali e non avrò l'animo di guardare in viso il giudice, una donna certamente, quando mi chiederà coma ho fatto a non sentire. Busso. Lei, madre, figlia, e i due cani. Forse sveglieremo tutta la scala... esordisco. Ascolto e poi sentenzio. Savoir faire collaudato in 15 anni e le piego alla mia volontà. Poi Lei corre dalla vicina di fronte e la coinvolge nelle confidenze. Quando capiscono che la donna che hanno visto uscire da me non è la mia ragazza entrambe decidono sorridendo che sono un tagliagole (che altro vuol dire in Brasile il taglio della mano contro il collo???) e Lei sola decreta che verrà a trovarmi con una bottiglia di vino da bere insieme. No, stasera è davvero tardi... domani si lavora... Buonanotte.
Mai mai mai coinvolgimenti strani sul pianerottolo e comunque sempre sempre sempre cortese.

Aspetto amici a casa. Sarà una piacevole serata visto che non ci si vede da un pò. Primo arriva e mi dà una mano con salame, vino, pane. Suonano. Sono gli altri vai ad aprire tu. Sento parlottare, mi affaccio e c'è Lei. Spiega che la figlia e le amiche faranno confusione stasera.... Figurati, ho anch'io gente a casa! Farfuglia qualcosa, sparisce in casa e torna con delle birre in braccio. Avevo capito bene che si è autoinvitata! Cerca di farsi aiutare dal mio amico che, confuso da tanta espansività, lascia cadere le bottiglie a terra. Disastro. E prontamente appronto i prontissimi soccorsi. Secchio, straccio, raccolta differenziata del vetro. Gli altri intanto arrivano, stupiti di sentire gli effluvi di birra (saremo arrivati tardi?) e vedere brillio verde-Heineken dappertutto. Primo è ancora inebetito, diciamolo, e c'è soprattutto Lei che insolentemente piegata e a piedi scalzi sorride e si presenta. Si attende tutti fuori in attesa che si asciughi e che il nudo piedino rimargini quel graffietto da nulla ma che reclama cerotti e attenzioni. Poi si entra. La più casalinga del gruppo ha portato un'enorme macedonia tutta fragole. Lei si entusiasma e si propone di insegnare la perfetta caipiroska scappando di nuovo via. Durante quel momento di assenza decido quale delle mie amiche dovrà interpretare la mia ragazza. Dovete assolutamente!!! Lei torna con il kit da barman e schiaccia fragole nella vodka. Prevenire è meglio che curare e allora diramo le direttive di casa mia, valida per questa serata che già prevedo sarà speciale: non si urla, non si fà casino, e soprattutto non si beve più del dovuto, limite che decreto essere non più di due bicchieri. Lei non appare contenta. Una volta presentata la mia "fidanzata" le mire si spostano su Primo. Cosa che non è per niente gradita dalla sorella di costui. La capiroska, un bicchiere per tutti, gira come se fosse una canna. Lei evidentemente nota che i nostri argomenti sono davvero tediosi, e allora si siede in cattedra e illustra le tecniche perfette, e pare già collaudate, per : incastrare un uomo; spremere un uomo; farsi ingravidare da un uomo; non farsi ingravidare da un uomo. I dettagli, ovviamente, sono determinanti, tra cui soprattutto sul quando farsi ingravidare (dopo 6 mesi che si esce insieme). Ad insaputa del Pollo ovviamente. I miei ospiti sono tra il divertito e l'inorridito. La sorella di Primo saetta sguardi maligni contro l'ormai rapito fratello e contro l'infingarda. Anche il cuginetto non le mostra molta simpatia. La serata và avanti. Come da programma i volontari escono per reperirela cena: sushi, kebab e pizza, rigorosamente egiziana. Nel frattempo in casa mia è un susseguirsi di brasiliane dagli 11 ai 30 anni che vengono a dar la buonanotte alla zia. E cani, tra cui un levriero che decide ostinatamente di non spostarsi più dal salotto se non trascinato con vigore. Non ho il controllo di casa mia. C'è qualcosa di surreale in tutto. Io, sospettoso come sempre, comincio a credere che ci sia una telecamera nascosta e che uno share del 24% stia ridendo alle mie spalle in diretta. Si cena e le lezioni continuano permanendo sullo stesso argomento. Ironia, antipatia e un non so che di paradosso si incrociano e saturano l'ambiente. Comincio a fissare lo stereo, perchè io una microcamera l'avrei piazzata proprio lì. Si và avanti fino a scoprire malamente le carte degli astii che si son creati. E ora di chiudere la serata. Si và via tutti con non ricordo quale scusa, me compreso. Lei rincasa. Quando rientro passano pochi secondi che bussano alla porta. E' Lei , in reggiseno, che reclama il suo necessaire per i cocktail. Glielo rendo volando. Fuori non ho visto il camioncino di nessuna rete televisiva, però son certo di essere finito in una perfetta candid camera. Il Jollidicuori Show. Bravi, perchè la state portando avanti proprio bene. Dopo qualche minuto si ripresenta, in pigiama stavolta, proponendosi generosamente di aiutarmi a mettere a posto. La rassicuro con decisione che ho molto sonno e farò tutto domani.
Sono passati mesi intanto ma ancora pago lo scotto di quella serata, quel gruppo non ha più voluto venire da me. Continuo ad essere sempre cortese. E serio...

Sono stanco dopo una giornata intensa quando apro il portone. Incrocio Lei e l''altra vicina di pianerottolo. Mi chiedono se ho visto un bar aperto per andare a prendere una bottiglia. Le rassicuro che alle 2 di notte è improbabile in zona. Chiedono anche se ho un rosè o un prosecco in casa. Rispondo negativamente, anche se il mio frigo strabocca per i beveraggi. Escono lo stesso. Quando son pronto per andare a letto suonano alla porta. Han voglia di stare un pò da me. E' davvero tardi, sottolineo con sguaiati quanto falsi sbadigli.
Sii cortese sii cortese sii cortese sii cortese sii cortese sii cortese...

3,30. Non si dorme per televisione e vocio. In accappatoio vado a bussare alla sua porta. Lei chiede scusa ma mi invita a metterle un biglietto sotto la porta ogni sera in cui voglio dormire perchè l'indomani lavoro............... C'è qualcosa che non va. Eppure ero io quello che diceva che quando si arriva in un qualsiasi posto, che sia lavoro o vacanza bisogna innanzitutto mostrarsi irritabili, burberi, scostanti... Stronzi. E poi vedere se chi si ha attorno merita la nosta cortesia o addirittura la nostra amicizia. Forse ho sbagliato strategia. Dall'inizio.

L'ultima volta che ho innaffiato il giardino ho risposto con mugugni ai suoi tentativi di dialogo. Si apre un nuovo capitolo....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La scusa per terminare la serata era di riaccompagniarmi a casa mi sa!! Serata indimenticabile direi..

Jollidicuori ha detto...

Indimenticabile... esattamente.