Svegliato poco fa da Microonde. Evidentemente non conosce l'importanza del sonno per un aspirante artista ispirato.
Mi ha telefonato senza alcun ritegno alle 10,50. Eppure in qualche modo stavo pensando a lui in quanto attore non protagonista del mio sogno. Saranno le letture degli ultimi tempi, sarà perchè vedo incompetenza ovunque, sarà perchè in me c'è un piccolo supereroe... Stanotte ero in una Milano tutta anni '70: jeans stretti a zampa d'elefante e parrucche gonfie anche per i maschi. Protospacciatori e papponi con occhiali da sole. Scene di retate in bische, con botte e calci. Ricconi e mantenute in fuga. I bulli in montone a sfidare la Madama. Maurizio Merli e Microonde, pure loro in prima fila a guidare la lotta al crimine. Pistole e inseguimenti.
Passeggio in zona quando un agente mi fa (ma perchè a me poi?): "Guarda e impara il mestiere". A me? Esplosione di orgoglio, perchè son presuntuoso e nessuno deve insegnarmi nulla. Da lì uno spettacolo di acume investigativo, atterramenti di bulli e battute sagaci. Individuo l'infinitesimale errore di stampa nelle 10.000 lire, poche domande dirette e gli indagati si contraddicono, scopro documenti ritoccati con il photoshop (pieni anni 70). Il tenente Colombo, la Signora in Giallo e Miss Murple a bordo campo ad incitare e applaudire. Alla fine consegno i balordi alla Polizia, raccolgo i giusti ringraziamenti, salgo sulla 128 Fiat, tolgo il lampeggiante e me ne vo.
Però passavo per caso, sia chiaro.
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