Sono afflitto da personalissimi tormentoni da cui non riesco a liberarmi. Ho delle frasi che pronuncio senza il minimo ritegno e senza tener conto del ruolo nella società ricoperto da chi mi sta di fronte. A volte son fonte di problemi o di equivoci sulla mia comprovata rispettabilità.
Ma ho deciso di migliorarmi e, come i chili, devo perdere anche i miei frasoni. Per fare una costruttiva autocritica e rendermi conto delle proporzioni di questo male ne ho fatto la lista:
- Non c'è bisogno che ti arrabbi! Con tutte le sue varianti, (non c'è bisogno di adirarsi tanto; non so perchè mi rispondi così visto che non ti ho insultato; e così via) . Valida come risposta in qualsiasi circostanza, anche se totalmente fuori luogo. Vincitrice del Premio Contagio 2006, in vacanza in Calabria.
- Queste son cose che fanno pensare... Varianti infinite (riflettere, dubitare, ricredere, stupire...). Come sopra, valida sempre ma raramente riesce ad essere inopportuna.
- Ti sembra una cosa bella questa? Domanda inseribile in qualsiasi contesto. Molto utile per rilanciare chiacchierate che si stanno esaurendo. O per iniziare una lite.
- E lo puoi fare? L'argomento della discussione in cui viene pronunciata di solito è ininfluente. Se la si pronuncia in modo particolare, sopratutto dopo che l'interlocutore ha detto: "Devo andar a prendere la mia ragazza", allontanarsi subito dopo a distanza di gamba. D'effetto anche se usata per interrompere un docente universitario o soprattutto un politico durante un discorso con platea.
- Tu non credi in un mondo migliore? Molto utile per aprire un confronto edificante. Che solitamente, a causa di punti di vista opposti, finisce con sputi, insulti alle mamme e minacce di spintoni.
- Da cosa ti vestivano a Carnevale? Come sopra, ma dà anche indizi dei traumi infantili subiti dall'interlocutore. Per dovere di informazione, nella statistica trionfano gli Zorro tra i maschietti e fatine di vario genere tra le femminucce.
- Puoi procurarmi un lanciagranate? Efficace sempre perchè crea interdizione. La domanda, non il lanciagranate. A ben pensarci però anche il lanciagranate.
- Hai una bomba appiccosa? Per buona pace degli ansiosi, di solito non ce l'ha nessuno. E quasi nessuno sa cosa sia. E' citata in "Salvate il soldato Ryan" perciò lo si vada a ri/vedere.
- Che cosa??!!??!! Esiste una e una sola modalità: va esclamata con notevole enfasi, sottolinenando una grande indignazione. Da evitare a messa e durante commemorazioni civili. Anche al primo appuntamento o alla prima volta che si va a casa dei suoi, sempre che ci si tenga.
- Sono la cosa più bella del mondo. Usata molto anche la forma interrogativa (Tu non credi come me che io sia la cosa più bella del mondo?). La mia preferita. Utilissima tra l'altro per terminare una discussione in cui si ha palesemente torto e dal quale si vuol uscire con eleganza.
1 commento:
Tu sei un genio
Posta un commento