martedì 31 luglio 2007

Del perchè rischiare un cruento investimento taurino.

Per tutti quelli che me l'han chiesto e continuano a chiedermelo:
No, quest'anno niente Pamplona.

Per tutti quelli che me l'han chiesto e continuano a chiedermelo:
Non potrete capire il perchè bisogna andarci almeno una volta nella vita finchè non lo farete.

Per tutti quelli che me l'han chiesto e continuano a chiedermelo:
No, 5 encierri non mi bastano ancora.

La colazione rituale con cafè leche e churros caldi; la folla in bianco con fusciacca e panuelo rossi; l'inserimento nel percorso da Salida de Santo Domingo; gli operai che montano le solide barriere in massello; mescolarsi a baschi, spagnoli, americani, tedeschi, britannici, tutti impegnati a celare il nervosismo; la Policia Local che si aggira ed invita ad uscire, senza possibilità di replica, agitati, ubriachi, donne e ragazzini; comprare il Diario de Navarra, guardarne le foto del giorno prima e arrotolarlo perchè lo fanno tutti; tensione; controllare saggiamente la sciarpa in vita perchè la calpestano sul più bello; aggiustare vanitosamente il fazzoletto al collo; molta tensione; stretching, che non serve a niente e tantomeno rilassa i nervi; riflettere che Hemingway poteva pure farsi i fatti propri; tensione incalzante; assembramento sotto l'immagine del santo: "A San Fermín pedimos, por ser nuestro patrón, nos guíe en el encierro, dándonos su bendición"; l'adrenalina affluisce nel sangue copiosamente; il pensiero di ogni volta: "Ma chi me lo fà fare?"; salti collettivi per l'eccitazione, e la paura; sguardi preoccupati verso le stalle distanti; il grosso dei sanfermines libera la Salida; il razzo... le urla di pubblico e corridori esplodono emozionate... il primo toro galoppa contro....


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